Progetto nato quasi per gioco per amore di Fabrizio De André e il suo repertorio, in poco tempo il percorso artistico di The André raggiunge gli onori delle cronache per le rivisitazioni di celebri brani trap e poi indie del panorama italiano.
Con oltre 5 milioni di visualizzazioni sul canale YouTube, The André diventa presto un fenomeno del web grazie alle straordinarie versioni di cover d’autore in cui omaggia il grande Maestro immaginando come si sarebbe cimentato ai giorni nostri cantando i testi del filone trap e indie.
Artisti urban come Ghali, Sferaebbasta, Gue Pequeno e Salmo, o nomi dell’indie come Lo Stato Sociale, Coez, Calcutta e Coma Cose vengono così magicamente riletti in chiave deandriana denudando il testo in maniera romantica ed esaltandone l’unicità.
È uscito il 18 gennaio 2019 il suo disco d’esordio “THEMAGOGIA – Tradurre, tradire, trappare” (Freak&Chic/ArtistFirst) in formato CD e vinile. Il disco segna una svolta nella pur giovane carriera artistica di The Andre, allontanandosi quasi del tutto dalle cover e introducendo il nuovo concept compositivo della ‘traduzione’ ossia la rielaborazione da zero di brani celebri, oltre che sull’arrangiamento anche nella parte testuale.
The André è stato invitato da Dori Ghezzi e la Fondazione De André ad esibirsi in occasione della presentazione del libro “Anche le parole sono nomadi’ (Chiarelettere) al Teatro Del Verme di Milano.
Ha partecipato a due edizioni del Wired Next Festival come simbolo della contaminazione musicale su YouTube, oltre ad aver collaborato con Dolcenera alla cover del brano “Cupido”.
Nel mese di marzo è uscito il nuovo singolo “Captatio Benevolentiae”, una meta canzone, uno sfogo e allo stesso tempo un modo per chiedere il permesso di potersi raccontare.